Cresce il numero delle vittime di avvelenamento a Cocullo, in Abruzzo. Un crimine contro la biodiversità!

Maggio 17, 2023

Nei giorni scorsi il personale e i volontari di Rewilding Apennines e di Salviamo l’Orso, durante alcune attività di monitoraggio e controllo condotte insieme ai Carabinieri Forestali e al Servizio di Sorveglianza del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise hanno rinvenuto in totale le carcasse di nove lupi, cinque grifoni e due corvi imperiali, tutti morti in seguito ad avvelenamento.

Uno dei cinque grifoni trovati morti a Cocullo (AQ).
Dara Brodey

L’episodio è avvenuto nel territorio di Cocullo, in Provincia dell’Aquila, fuori da aree protette, ma nell’importante corridoio ecologico che unisce il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Naturale Regionale Sirente Velino, zona frequentata anche dal raro orso bruno marsicano. Negli anni scorsi nella stessa area e nello stesso periodo sono avvenuti episodi analoghi, che in un caso hanno ucciso per avvelenamento anche due aquile reali.

Lo spargimento di bocconi avvelenati o carcasse con veleno sul territorio è una pratica criminale che deve essere combattuta e condannata e che rappresenta una minaccia per la sicurezza, non solo della fauna selvatica, ma anche dell’uomo e degli animali da compagnia. L’impatto di queste attività illegali è enorme e spesso difficile da verificare nella sua totalità, riflettendosi a cascata su tutti gli animali che di volta in volta si alimentano su queste fonti.

Uno dei nove lupi trovati morti a causa dell’episodio di avvelenamento a Cocullo. Un intero branco di lupi è stato sterminato.
Dara Brodey

Rewilding Apennines, Salviamo l’Orso, Io Non Ho Paura Del Lupo, Stazione Ornitologica Abruzzese, Società Italiana per la Storia della Fauna, LIPU, Altura, Orso & Friends, Appennino ecosistema, Ente Nazionale Protezione Animali, FederTrek, Paliurus, Mountain Wilderness, Altrementi Valle Peligna, Ambiente e/è Vita, Dalla parte dell’Orso, WWF Abruzzo, Pro Natura Abruzzo, Italia Nostra, CONALPA, CAI Abruzzo, Ecotur, Intramontes e Wildlife Adventures hanno scritto e inviato una lettera alle autorità nazionali, regionali e locali competenti in materia ambientale e di polizia giudiziaria per chiedere con forza incisive azioni di prevenzione del fenomeno degli avvelenamenti e di rafforzare le procedure di intervento e investigazione, al fine di ridurre il più possibile questo gravissimo rischio per la biodiversità e per le comunità umane, rendendosi disponibili a un incontro.

Infine, ci rivolgiamo a ogni singolo cittadino, affinché sia consapevole che questi crimini sono purtroppo ancora presenti e possa farsi portavoce di una cultura diversa, fatta di conoscenza e rispetto della natura, di attaccamento al luogo e di coesistenza con la fauna selvatica.