Cosa sono le Rewilding Experiences
Qual è il migliore modo di scoprire il rewilding se non viverlo concretamente, con una serie di esperienze sul campo, ideate appositamente per portare le persone dalla parte della natura selvaggia.
Le Rewilding Experiences sono iniziative di esplorazione dell’area rewilding dell’Appennino centrale, di incontro e scambio con le comunità che vivono nei corridoi ecologici e che quotidianamente affrontano la convivenza con la fauna selvatica, di aiuto pratico nelle azioni di conservazione e ripristino ambientale al fianco del team di Rewilding Apennines, di supporto all’economia dei piccoli e affascinanti borghi appenninici.
Mediante questo speciale programma, gli obiettivi di Rewilding Apennines sono di accrescere la consapevolezza delle persone sui principi rewilding, di amplificare il movimento rewilding sia in Italia sia all’estero offrendo opportunità di crescita personale e “apprendimento attraverso il fare”, di sostenere le azioni di conservazione in Appennino centrale grazie allo strumento del Bear Fund. Le Rewilding Experiences non sono operazioni destinate a generare profitto o turismo, bensì ambiscono a stimolare le persone a partecipare ad un processo di cambiamento culturale in cui la tutela delle risorse naturali e il ripristino degli ecosistemi sono al centro della vita quotidiana dei luoghi e delle loro comunità.
L’iniziativa è in svolta in collaborazione con partner locali.

Cosa aspettarsi dalle Rewilding Experiences
AZIONI DI CAMPO
Partecipa ad alcune azioni rewilding per comprendere cosa significa il rewilding e contribuire direttamente alla conservazione della biodiversità.
IMMERSIONE NELLA NATURA
Cammina tra le montagne selvagge dell’Appennino centrale, osserva la fauna selvatica e i suoi segni di presenza.
INCONTRO CON PRODUTTORI LOCALI
Conosci e scambia esperienze con le comunità che coesistono quotidianamente con la fauna selvatica.
WORKSHOP
Approfondisci i temi del monitoraggio della fauna, della biologia ed ecologia delle specie chiave, della coesistenza con la fauna selvatica, delle sfide e strategie del rewilding.
Tre modi per partecipare alle Rewilding Experience
Esperienze per le persone
REWILDING DAY
1 giorno in un weekend | 35 €
Dalle 9:00 ale 17:00, una volta al mese
Da maggio a ottobre
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per scoprire le date
Il calendario e tutti i dettagli sono disponibili qui.
REWILDING WEEK
5 giorni| 460€*
Due settimane in programma per il 2023:
12-17 giugno | 11-16 settembre
Numero massimo di partecipanti: 6
*30% di tasse deducibile
Qui puoi trovare il calendario e tutti i dettagli.
Esperienze per le organizzazioni
REWILDING FOR PARTNERS
2 giorni
Il formato e i contenuti possono essere pianificati insieme
in base alle proprie aspettative.
Contatti:
valerio.reale@rewilding-apennines.com
berenice.guinel@rewilding-apennines.com
“Dobbiamo rinaturalizzare il mondo” ha detto con forza e convinzione il celebre divulgatore e naturalista inglese Sir. David Attenborough, dopo aver osservato e testimoniato per decenni la deriva dei processi naturali in tutto il mondo a causa dell’impatto dell’uomo, con gravi conseguenze per la biodiversità e per la nostra specie. Anche Rewilding Apennines ha colto questo monito e si impegna quotidianamente a difendere le risorse naturali dallo sfruttamento smisurato e ad accorciare le distanze tra l’uomo e la natura selvaggia. Se vuoi esplorare da vicino come, le Rewilding Weeks sono il programma adatto a te!
Viaggio nei corridoi ecologici per contribuire alla conservazione della natura

Le Rewilding Experiences sono ambientate in due dei cinque corridoi ecologici dell’area rewilding dell’Appennino centrale, dove l’impegno del team si concretizza attraverso progetti di monitoraggio e conservazione di specie e habitat, soprattutto quelli più a rischio, e di ripristino ambientale laddove sussistono situazioni compromesse dall’impatto antropico. Il lavoro è sempre svolto in stretta collaborazione con enti e comunità locali al fine di promuovere iniziative condivise con i residenti e volte a diffondere il più possibile la cultura della convivenza uomo-fauna selvatica. Riportare in equilibrio gli ecosistemi e rendere partecipi le persone dei benefici derivanti da questo costante impegno è uno degli obiettivi che Rewilding Apennines vuole condividere con quanti ritengono che questa sia una missione prioritaria per il benessere e la qualità delle nostre vite.
In virtù di ciò, i corridoi ecologici in cui Rewilding Apennines opera e che collegano le principali aree protette sono definiti “di coesistenza”. Si tratta di aree cruciali per la sopravvivenza e diffusione di specie come l’orso bruno marsicano, il lupo appenninico, il cervo, il capriolo, il cinghiale, il gatto selvatico, il grifone, l’aquila reale e tante altre.
Alcune tra le specie di fauna selvatica più iconiche dell’Appennino centrale. Da sinistra verso destra: orso bruno marsicano, cervi e cinghiali, gatto selvatico, grifone. Ph. Bruno D’Amicis.
Attività di monitoraggio della fauna selvatica diretto, con l’ausilio di ottiche, e indiretto, attraverso l’uso e il regolare controllo delle fototrappole.
Ogni stagione sarà caratterizzata da attività e priorità diverse incluse nelle Rewilding Weeks.
I dettagli del programma
Le Rewilding Experiences si svolgono in base a un calendario definito dal team di Rewilding Apennines.
Ogni esperienza è costruita in modo da affiancare principalmente il lavoro dei Field Officer, il quale quotidianamente lavora sul campo ai progetti di conservazione e convivenza. Il susseguirsi delle stagioni, il cambiamento degli elementi del paesaggio, l’avvicendarsi delle attività umane legate alla natura determinano le priorità e i programmi sul campo, che a loro volta si rifletteranno sulle iniziative condivise durante le Rewilding Weeks. Dunque, la flessibilità e l’adattabilità a situazioni diverse sono requisiti richiesti ai partecipanti.
Per esempio, sarà possibile partecipare al monitoraggio della fauna selvatica con avvistamento diretto all’alba o al tramonto, oppure mediante l’ausilio delle fototrappole con brevi corsi di formazione; contribuire al ripristino ambientale rimuovendo piccole discariche abusive oppure il filo spinato abbandonato da decenni in montagna e che oggi costituisce un detrattore sia paesaggistico sia ecologico per lo spostamento della fauna (uomo compreso); migliorare la qualità degli habitat attraverso le potature di frutteti abbandonati, lontani dai centri abitati, in modo da accrescere la disponibilità alimentare per l’orso e per altre specie; installare recinti elettrificati e porte a prova d’orso quali strumenti di prevenzione dei danni da orso a piccoli allevamenti in nome della mitigazione dei conflitti; conoscere da vicino i protagonisti umani dei corridoi e le loro storie di coesistenza: residenti, piccoli imprenditori, studenti e volontari; esplorare il paesaggio appenninico con tutti i sensi e conoscere spettacolari luoghi di interesse naturalistico e storico-culturale per portarsi via un’indimenticabile cartolina di questa esperienza!
I Field Officers di Rewilding Apennines operano quotidianamente sul campo. Nei corridoi di coesistenza è importante controllare specifici luoghi di possibile passaggio dell’orso bruno marsicano, che talvolta lascia i suoi segni di presenza, come ciuffi di pelo attaccati al filo spinato. Ph. Bruno D’Amicis.
Perché unirti a noi?
- PARTECIPARE
concretamente alla conservazione della biodiversità contribuendo alle nostre azioni sul campo. - CONOSCERE
alcuni concetti chiave sulla conservazione della biodiversità, sulla coesistenza e sul rewilding. - SUPPORTARE
il nostro lavoro economicamente, perché tutto il provento sarà destinato alle azioni di coesistenza mediante il Bear Fund, Fondo di Conservazione per l’orso marsicano, così come a promuovere inizitive locali che abbiano cura del territorio.