Tutto pronto a Gioia dei Marsi per la tre giorni dedicata alla tutela della biodiversità, al ripristino degli ecosistemi, ai benefici socioeconomici del vivere una natura sana e alle pratiche di coesistenza uomo-fauna.
Venerdì 3 novembre Rewilding Apennines aprirà il seminario “Rewilding in Italia. Stato dell’arte e prospettive future”. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Gioia dei Marsi, si terrà fino al 5 novembre all’Hotel Filippone, completamente trasformato in stile rewilding per l’occasione.
Il ricchissimo programma ha attirato decine di iscritti, sia italiani sia stranieri, specialmente giovani studenti e professionisti del settore delle scienze della natura, i quali andranno a confrontarsi con i numerosi relatori provenienti da molteplici ambiti professionali e di ricerca. Inoltre, la disponibilità di un servizio di traduzione simultanea IT/EN ha consentito di estendere questo importante evento da un pubblico italiano a uno internazionale. Al termine della prima giornata di lavori si terrà anche una sessione poster per divulgare le diverse esperienze italiane di giovani ricercatori in tema rewilding.
Le quattro sessioni del seminario sono state pensate per esplorare: la strategia di Rewilding Apennines al 2030 per accrescere la naturalità dei territori e i benefici per le persone; l’iniziativa LIFE Bear-Smart Corridors volta a favorire l’espansione dell’orso bruno marsicano in Appennino centrale attraverso i corridoi ecologici e ad affiancare le comunità locali per diventare sempre più “a misura d’orso”; gli strumenti finanziari a supporto della tutela della natura, rewilding credits e servizi ecosistemici; la biodiversità in movimento in Italia, con uno sguardo all’Appennino centrale e oltre; il rewilding attivo, con focus su reintroduzioni e tutela di specie e habitat, iniziative di ripristino ambientale e strategie di contrasto alla perdita di biodiversità.
“L’obiettivo di questa iniziativa è di fare il punto su cosa sta accadendo sul territorio nazionale sul rewilding per trovare nuovi spunti, relazioni e partenariati che ci consentano di attuare una strategia solida e strutturata per il futuro, in cui ognuno possa fare la propria parte per la tutela del territorio e la coesistenza con la fauna. Questa è la nostra missione.”, ha sottolineato Mario Cipollone, team leader di Rewilding Apennines.
Un momento molto importante si terrà domenica 5 novembre, quando, al termine delle relazioni previste, avrà luogo la tavola rotonda “Prospettive future: strategie per conservare, ripristinare e incrementare la biodiversità in Italia”. L’obiettivo è quello di condividere le iniziative rewilding realizzate in Italia e di rafforzare la rete che unisce tutti coloro i quali si occupano di fauna, ripristino degli ecosistemi e coesistenza, con un occhio particolarmente attento alle iniziative future. A questo momento di confronto partecipano personale di enti pubblici locali e nazionali, rappresentanti di associazioni ambientaliste e organizzazioni di categoria. L’intento è quello di costruire un dialogo aperto con tutte le parti interessate sui temi della tutela della biodiversità, del ripristino degli ecosistemi, dei benefici socioeconomici che la gestione responsabile della natura può garantire alle comunità e sugli strumenti più efficaci per scardinare pratiche illegali quali l’uso del veleno e il bracconaggio, deleterie per il territorio, per le persone e per la fauna, promuovendo invece le molteplici opportunità che la convivenza uomo-fauna offre.
Non mancheranno momenti più leggeri, per fare amicizia, creare nuove relazioni o rinsaldare rapporti preesistenti, confrontarsi con la cultura e le tradizioni dell’Appennino centrale. Infatti, durante le due serate sono previsti uno storytelling per scoprire le piante e il loro uso tradizionale, un concerto di musica popolare e la proiezione di documentari a tema rewilding.
“Aver scelto di tenere questo seminario a Gioia dei Marsi ha delle ragioni ben precise: il team vive e in Appennino centrale ed è vicino alle comunità con le quali lavora. Contribuire a promuovere la cultura della coesistenza, come facciamo quotidianamente con le attività nelle Comunità a Misura d’Orso, significa anche offrire opportunità di relazione, scambio, impatto positivo sulle econome locali e un seminario di tale portata spinge molto in questa direzione”, ha dichiarato Valerio Reale, Enterprise Manager di Rewilding Apennines, durante la conferenza stampa tenutasi a Gioia dei Marsi il 27 ottobre.
Il seminario “Rewilding in Italia” si fregia della sponsorizzazione di Rewilding Europe, Rewilding Apennines ed Exodus Travels. Inoltre sono numerosi gli enti, le istituzioni e le organizzazioni che patrocinano l’iniziativa: Comune di Gioia dei Marsi, Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Parco Nazionale della Maiella, Parco Regionale Sirente Velino, Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio, Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA, Raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro, Politecnico ETH di Zurigo, Salviamo l’Orso, L’orso e la formica, Centro Rapaci Minacciati CERM, Wildlife Adventures, Coop. Eticae, Hotel Filippone.
Inoltre, per la promozione del seminario Rewilding Apennines ha collaborato con LIFEGATE, prima agenzia di comunicazione italiana sui temi della sostenibilità, e con Emanuele Biggi, volto noto della TV, conduttore di Geo su RAI 3, esperto di scienza e natura e appassionato divulgatore. E proprio a GEO Rewilding Apennines ha avuto la possibilità di portare all’attenzione di un pubblico nazionale i temi della tutela della biodiversità, del ripristino degli ecosistemi, del coinvolgimento delle comunità locali e del perché di questo seminario.
Dal 3 al 5 novembre, oltre allo staff, ai relatori, agli iscritti al seminario e agli ospiti della tavola rotonda, sono invitati i giornalisti con accredito gratuito, perché Rewilding Apennines ritiene auspicabile far riportare a un ampio pubblico le importanti tematiche che verranno discusse e di darne amplificazione anche a valle dell’evento stesso.
Un’iniziativa unica e irripetibile, dunque, che si auspica porterà nuova linfa in Appennino centrale, dove la natura rigogliosa e sana è il principale elemento distintivo e di benessere per i suoi abitanti, umani e non.