Se le cascate del Verde domani non ci fossero più

Aprile 22, 2024

Nella Giornata Mondiale della Terra vogliamo essere proattivi e condividere una lettera aperta inviata a istituzioni regionali, nazionali ed europee per contrastare il rischio di ulteriore prelievo di acqua dalla sorgente che alimenta il fiume Rio Verde e le omonime Cascate, compromettendo l’intero ecosistema fluviale!

Cascate del Verde.
Comune di Borrello

Letter aperta indirizzata a:

Unione Europea DG Ambiente

Unità Conservazione della Natura

Unità LIFE 

MASE

Regione Abruzzo

Comune di Rosello

Comune di Borrello

 

Con la presente, le associazioni firmatarie esprimono la loro sorpresa e amarezza nell’apprendere la notizia del progetto di incremento della captazione delle acque della sorgente Surienze, nel territorio di Rosello (CH), ma strettamente connessa al torrente Rio Verde, a Borrello, idea progettuale di vecchia concezione, già respinta con clamore all’atto della sua prima presentazione, all’inizio degli anni Novanta del secolo scorso.

Captare altra acqua vuol dire sottrarla al fiume e all’ambiente, minacciando i preziosi cicli biologici connessi ai corsi d’acqua.

Ritengono che la SASI dovrebbe concentrarsi piuttosto sulla riparazione delle perdite che, in base ai dati ISTAT recentemente divulgati, raggiungono percentuali spaventose, circa il 60% della portata. Ripararle renderebbe inutili i continui tentativi di incrementare i prelievi di acqua da destinare al consumo umano.

Il bellissimo fiume Rio Verde.
Bruno D'Amicis

Che ne è stato del principio fondante dello Sviluppo Sostenibile che ci indica di non prelevare risorse dall’Ambiente più velocemente di quanto non riesca a rigenerarle?

Da dove vengono, o dovrebbero provenire, le risorse per la realizzazione e manutenzione delle infrastrutture acquedottistiche? Quando gli enti preposti decideranno finalmente di smettere di fornire statistiche sulle perdite idriche nelle varie regioni d’Italia e di mettere finalmente mano al rifacimento delle reti?

Inoltre l’Unione Europea ha speso ingenti capitali nell’ambito del programma LIFE per la conservazione e la tutela del gambero di fiume Austropotamobius pallipes complex, inserito nella Direttiva Habitat fra le specie animali che necessitano di una protezione rigorosa. I fondi europei hanno permesso di realizzare diversi centri di riproduzione della specie nelle regioni Abruzzo e Molise. Il più importante di questi, quello che non ha mai interrotto le sue attività con spirito di sacrificio e con molto volontariato anche quando i progetti e i fondi erano terminati, è il centro di Borrello, all’interno di una Zona Speciale di Conservazione della Rete Natura 2000, di una Riserva Naturale Regionale e di un’Oasi WWF. Tutte le attività svolte presso questo centro, che ha portato il nome di Borrello e dell’Abruzzo in Europa, sono fortemente minacciate dalla possibile riduzione idrica causata dal progetto Surienze.

White-clawed crayfish (Austropotamobius italicus meridionalis) object of a breeding, restocking and introduction project carried out by Rewilding Apennines. Central Apennines, Italy. 2020. © Bruno D’Amicis
Il gambero di fiume (Austropotamobius italicus meridionalis), specie endemica a rischio, che vive nel fiume Verde.
Bruno D'Amicis

Grazie ad altri fondi europei gestiti dalla Regione Abruzzo, i POR FESR 2014-2020 per il sostegno ad “Interventi per ridurre la frammentazione degli habitat e mantenere il collegamento ecologico e funzionale”, era stato finanziato un progetto al Comune di Borrello per vari interventi di valorizzazione della Riserva Regionale, inclusi il centro del gambero e i sentieri di avvicinamento alle cascate. Che ne sarà di quegli interventi se le cascate spariranno?  Già pesantemente minacciate dal riscaldamento globale, dalla natura carsica del bacino del Rio Verde e dalla riduzione delle precipitazioni, resteranno inalterate così come le vediamo oggi? O forse saremo costretti a cambiare il nome della Riserva Regionale perché le cascate non ci saranno più?

Le Cascate del Verde sono le cascate naturali più alte degli Appennini.
Angela Tavone

Le associazioni invitano a non strumentalizzare le emergenze, ma di affrontarle senza consumare ulteriormente e irreversibilmente il capitale naturale, già pesantemente intaccato e messo a rischio per le future generazioni. Pur esprimendo la loro totale solidarietà alle popolazioni più colpite dalla scarsità delle risorse idriche, sono convinte che non è aumentando i prelievi che ci sarà più acqua per tutti, mentre si avrà per certo un ambiente più povero, forse danneggiato irreversibilmente, e una coscienza più sporca di prima.

Pertanto, le associazioni scriventi chiedono agli Enti destinatari di questa lettera di fare in modo che il progetto di incremento della captazione delle acque della sorgente Surienze sia respinto e di attivare investimenti atti a sanare le perdite della rete idrica, al fine di preservare il più possibile le riserve d’acqua naturali, tanto più alla luce dei cambiamenti climatici che le pongono così a rischio, riducendo gli sprechi e aumentando la consapevolezza della popolazione verso un suo più sano e corretto utilizzo.

 

 

 

 

Lettera firmata da:

Rewilding Apennines ETS

Salviamo l’Orso OdV

LIPU Abruzzo

Il Direttore esecutivo

Mario Cipollone

Il Presidente

Stefano Orlandini

Il Presidente

Stefano Allavena

Altura

Stazione Ornitologica Abruzzese

Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua

Il Segretario

Fabio Borlenghi

Il Presidente

Massimo Pellegrini

Augusto De Sanctis