Rewilding Apennines e Università Agraria di Castel Madama insieme per la co-gestione trentennale del Bosco della Selva

Maggio 28, 2024

Firmato il nuovo protocollo di intesa di lungo termine per prendersi cura dei 360 ha in un’ottica di rewilding, tutela della biodiversità e benefici per la comunità locale.

Primavera a Bosco della Selva con le appariscenti fioriture di albero di Giuda (Cercis siliquastrum).
Angela Tavone

Il 5 giugno 2024 alle ore 17:00, presso la Sala Consiliare del Comune di Castel Madama, Rewilding Apennines e l’Università Agraria di Castel Madama presenteranno la Convenzione per la gestione naturalistica dell’area “Bosco della Selva”. Un accordo che segna una tappa significativa nella collaborazione tra le due istituzioni, iniziata nel 2022, sottolineando il loro impegno per la conservazione dell’ambiente e per lo sviluppo sostenibile delle comunità locali.

Locandina dell’evento di presentazione dell’accordo di co-gestione di Bosco della Selva tra Università Agraria di Castel Madama e Rewilding Apennines.

La Convenzione, della durata di 30 anni, stabilisce una serie di azioni condivise volte a preservare e valorizzare il “Bosco della Selva”, un’area di 360 ha costituita da boschi misti, pascoli ed ecotoni, vale a dire ecosistemi di transizione con prevalenza di cespuglieti.

Rewilding Apennines ETS, che ha tra i fini istituzionali quello di applicare le proprie pratiche di ripristino della funzionalità degli ecosistemi nei territori in continuità con l’area rewilding dell’Appennino centrale, vuole amplificare gli effetti positivi delle sue azioni, sia sugli ecosistemi sia sulle comunità locali. Pertanto, attraverso questa convenzione, si impegna a condurre interventi di rinaturalizzazione, monitoraggio della fauna e della flora, contrasto ai reati ambientali, sensibilizzazione ambientale e promozione del turismo e del volontariato naturalistico.

L’Università Agraria di Castel Madama continuerà a garantire l’esercizio dei diritti sui beni comuni (usi civici), ma in un’ottica di maggiore responsabilità e sostenibilità dell’uso delle risorse naturali, specialmente per il legnatico e il pascolo. Si tratta di un percorso gestionale di questo territorio diverso da quello svolto in passato, improntato oggi alla rinaturalizzazione dell’area, riducendo al minimo l’utilizzo delle risorse, e immaginando un programma di valorizzazione a basso impatto.

Il Casone compreso nel Bosco della Selva.
Nicolò Borgianni

Bosco della Selva non è soggetto a taglio boschivo ormai da 30 anni e questo sta già facilitando i processi rigenerativi naturali. Tuttavia, l’uso civico pascolivo è ancora in atto in alcune particelle dell’area. Da questo punto di vista, l’obiettivo di Rewilding Apennines è quello di promuovere nuove iniziative rewilding legate al pascolo naturale, cercando anche di instaurare un dialogo costruttivo con gli allevatori del posto. Inoltre, Rewilding Apennines si impegnerà a lavorare per il ripristino degli ecosistemi, al fine di migliorare la qualità degli habitat e di incoraggiare la presenza e il movimento delle specie, oltre che il ritorno spontaneo di alcune che ad oggi mancano all’appello, quali il cervo nobile e la lepre italica. Il monitoraggio di flora e fauna attraverso metodologie dirette e indirette continuerà ad essere una delle azioni conoscitive principali della biodiversità del territorio, a cui si affiancheranno ulteriori attività di rimozione del filo spinato per garantire il libero spostamento della fauna e la pulizia dei rifiuti. Sarà importante anche fare sorveglianza del territorio, insieme ai portatori di interesse locali, ai fini della prevenzione degli incendi e di episodi di bracconaggio. Particolare attenzione sarà rivolta anche ai punti d’acqua, monitorando e, laddove necessario, ripristinando i fontanili per renderli adatti ad ospitare la fauna anfibia. Inoltre, si prevede il miglioramento di habitat rifugio dei rettili – e non solo – con il ripristino, laddove possibile, dei muretti a secco, che costituiscono anche un elemento di connotazione storica del paesaggio. Ci si prenderà cura anche di uccelli e pipistrelli con il monitoraggio delle cassette nido già installate negli scorsi anni. Insieme ad altre organizzazioni locali si realizzeranno attività di turismo naturalistico con il coinvolgimento di volontari e guide ambientali escursionistiche per far conoscere la biodiversità dell’area tanto ai locali quanto ai turisti, nonché collaborazioni con produttori locali per dare maggiore valore ai prodotti di qualità esistenti sul territorio. Tutto questo è possibile grazie al supporto che Rewilding Apennines riceve da Rewilding Europe e Exodus Travels.

Il Team Leader di Rewilding Apennines, Mario Cipollone, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di lanciare questa iniziativa che, oltre a essere basata sui principi di ripristino e conservazione della natura, rappresenta anche un’opportunità di crescita per le comunità locali. Queste ultime saranno partecipi in eventi di sensibilizzazione sul patrimonio naturalistico dell’area, nello sviluppo del turismo naturalistico e nella valorizzazione dei prodotti tipici del territorio anche attraverso il coinvolgimento dei produttori e delle imprese locali”.

“L’accordo con Rewilding Apennines è importante in quanto condividiamo l’obiettivo di tutelare al massimo, dal punto di vista naturalistico, il territorio pubblico amministrato dall’Università Agraria, creando così opportunità di crescita per la nostra comunità. Inoltre, questo accordo è un ulteriore passo contro l’abbandono del territorio, che ha portato e porta tutt’ora, al manifestarsi di atti di vandalismo, scarico abusivo di rifiuti speciali, taglio delle recinzioni e degli alberi in aree non concesse“, ha dichiarato il Presidente dell’Università Agraria di Castel Madama Giuseppe Salinetti.

La convenzione tra Università Agraria e Rewilding Apennines non è un traguardo raggiunto ma è solo l’inizio di una collaborazione finalizzata allo studio e alla conservazione del territorio che gestiamo, e soprattutto, a dare consapevolezza a tutti i cittadini delle meraviglie naturalistiche e delle potenzialità che l’area Bosco della Selva ci offre. Il lavoro già svolto dal team di Rewilding Apennines all’interno del più ampio progetto «Il futuro ha un cuore antico», di cui l’Università Agraria ne è il promotore da 8 anni, con i bambini e i ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Castel Madama, ci ha già dimostrato l’importanza e l’efficacia di svolgere attività didattico-scientifiche immersi nella natura”, aggiunge Sara Chicca, Vicepresidente dell’Università Agraria di Castel Madama.

 

Dal 2022, anno della prima convenzione stipulata tra Università Agraria e Rewilding Apennines, sono state svolte una serie di iniziative, insieme ai volontari, quali sessioni di fototrappolaggio per conoscere meglio la fauna che frequenta l’area, eventi divulgativi, attività educative con gli studenti, installazione di pannelli informativi, rimozione del filo spinato abbandonato per incrementare la connettività e la qualità estetica del paesaggio, installazione di cassette nido per aumentare la presenza degli uccelli.

Quanto svolto insieme finora è solo un piccolo passo per dare valore a un’area di grande pregio naturalistico che speriamo nel prossimo futuro possa diventare un esempio virtuoso di collaborazione tra un ente e una ONG in nome del rewilding e della tutela della natura a beneficio di tutti.

Il fontanile vicino al Casone ospita diversi anfibi.
Nicolò Borgianni