Sabato 1° febbraio si è svolto a Pettorano sul Gizio un evento divulgativo molto partecipato, dove trote, gamberi e ambienti fluviali sono stati i protagonisti indiscussi, senza dimenticare la relazione e l’impatto che la nostra specie ha su di essi.
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Sabato scorso la sala conferenze del Castello Cantelmo di Pettorano sul Gizio si è trasformata in un ambiente fluviale, non solo per i temi affrontati, ma anche per le opere artistiche e illustrative che l’hanno decorata.
“Di trote e uomini” è stato un convegno particolarmente partecipato, organizzato da Rewilding Apennines e Bruno D’Amicis, su un tema di cui non si parla spesso, quello delle trote native italiane e della tutela degli ambienti fluviali.
Dopo un’introduzione di Mario Cipollone sull’interesse e l’impegno concreto di Rewilding Apennines per la tutela e il ripristino fluviale e un richiamo da parte del rappresentante dell’amministrazione comunale di Pettorano sul Gizio Stefano D’Amico ad occuparsi sotto diversi punti di vista del tema acqua, centrale per la vita quotidiana di tutti, Bruno D’Amicis ha raccontato attraverso le sue bellissime fotografie un viaggio intrapreso da qualche anno in un mondo che per lui era poco noto e che sta scoprendo con grande passione e curiosità, svelandoci che “Figlie della corrente” è il suo nuovo lavoro editoriale in prossima uscita.
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L’esperto di trote Stefano Esposito ha ripercorso una lunghissima storia di uomini e trote che dura da millenni, attraverso scoperte e ritrovamenti paleontologici, per poi affrontare la diversità e plasticità di questi straordinari pesci – testimoniata da rilevamenti in fiumi dell’Appennino centrale quali il Volturno e il Biferno – che purtroppo stiamo compromettendo a causa della scorretta gestione dei fiumi. Il biologo Marco Carafa, in riferimento al progetto LIFE Streams, ha condiviso le buone pratiche volte a migliorare la conservazione della trota mediterranea condotte nel Parco Nazionale della Maiella.
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Dalle trote ai gamberi, Julien Leboucher, operatore di campo di Rewilding Apennines, ha parlato delle iniziative di ripopolamento del gambero di fiume autoctono condotte a Borrello e a Pettorano sul Gizio, con due centri di riproduzione, nonché dell’importante e fin qui unica iniziativa per l’Appennino centrale di rimozione di barriere fluviali sul Giovenco per far tornare libero un tratto di 11 km di fiume. Non sono mancati momenti in cui l’arte è stata presentata come uno strumento a supporto delle iniziative di sensibilizzazione e tutela dei fiumi e delle sue creature: l’artista e illustratrice Elisabetta Mitrovic ha consegnato ufficialmente a Rewilding Apennines la sua opera, raffigurante un gambero di fiume nel suo ambiente naturale, che aveva iniziato a creare in modo estemporaneo durante l’evento di inaugurazione del centro di riproduzione del gambero di fiume di Pettorano sul Gizio lo scorso settembre.
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Infine, la serata si è conclusa con l’intervento di un ospite speciale, Paul Vecsei, ittiologo e illustratore scientifico canadese, che da diversi anni frequenta i fiumi italiani, accompagnato da ittiologi e biologi, perché affascinato dalla grande diversità delle trote del nostro paese. Ha spiegato che la sua non è arte ma illustrazione a servizio della scienza. Con i suoi disegni incredibilmente curati e dettagliati riesce a catturare quei particolari che risultano particolarmente utili per caratterizzare l’espressione fenotipica di alcuni genotipi di pesci. Quest’inverno ha esplorato le acque del Biferno, in Molise, e il prossimo anno porterà sicuramente delle splendide illustrazioni, tutte uniche nel suo genere, che lui solitamente mette anche in vendita.
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La platea è rimasta attenta e assorta durante tutta la durata del convegno, a testimonianza dell’interesse verso gli argomenti e della bravura dei relatori. Ci ha fatto particolarmente piacere anche la presenza di associazioni di pesca sportiva e di vigilanza ittica a cui va il nostro ringraziamento per la sensibilità e la messa in pratica di azioni di tutela dei fiumi. Ringraziamo anche il Comune di Pettorano sul Gizio, la Riserva Naturale Monte Genzana Alto Gizio e la Coop Valleluna per il supporto e la collaborazione.
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