Per quanto la scienza ci aiuti a comprendere la natura, il suo funzionamento resta straordinariamente complesso.
La natura è dinamica, in costante evoluzione: una foresta oggi può trasformarsi in una prateria domani e viceversa. Comprendere e rispettare questa trasformazione è la chiave per tutelare paesaggi vivi e resilienti di fronte alle crisi ambientali.
Forse non saremo mai in grado di capirla fino in fondo, ma possiamo osservarla, imparare da essa e riconoscere che il miglior custode dei suoi processi è la natura stessa. Quando è in salute infatti, ci restituisce innumerevoli benefici che spesso diamo per scontati: aria e acqua pulite, cibo e medicine, stoccaggio del carbonio, prevenzione delle inondazioni, fino ai materiali da costruzione.
La natura ci offre tutto. Proteggerla significa proteggere anche noi stessi. L’impatto negativo che gli esseri umani hanno sugli ecosistemi non è una condizione irreversibile: può essere mitigato per permettere alla natura di rigenerarsi.
Nel cuore dell’Appennino centrale, il nostro impegno per il ripristino ambientale si concretizza soprattutto nella rimozione di filo spinato abbandonato, nella pulizia di discariche abusive e in interventi mirati sui fiumi, per restituire spazio alla vita.
A questo sforzo quotidiano e continuativo si aggiungono tante altre piccole-grandi azioni di miglioramento degli habitat critici per molte specie animali che seguiamo nel nostro lavoro.