Letture selvatiche, dalle parole di grandi autori alle riflessioni sul rapporto uomo-natura

Gennaio 5, 2025

Rewilding Apennines ha realizzato “Letture selvatiche”, due appuntamenti pubblici per discutere di natura, delle trasformazioni del paesaggio e di quanto sia cambiato il rapporto tra l’uomo e l’ambiente nel corso del tempo utilizzando i testi di famosi scrittori.

Il team leader di Rewilding Apennines Mario Cipollone conduce “Letture selvatiche”.
Angela Tavone

 

A dicembre abbiamo realizzato nel Castello Cantelmo di Pettorano sul Gizio due incontri di invito alla lettura, intitolati “Letture selvatiche”, durante i quali abbiamo affrontato in discussioni aperte alcuni temi sul rapporto tra uomo e natura e di come questo sia cambiato nel tempo. Per il confronto abbiamo utilizzato i brani di alcuni celebri autori i quali, attraverso la loro sensibilità verso la natura e la loro arte narrativa, hanno lasciato pagine intense e, per certi versi, ancora attuali.

Durante l’appuntamento “I giorni del capodoglio” il team leader di Rewilding Apennines Mario Cipollone ha scelto alcuni passaggi del celebre Moby Dick di Herman Melville per parlare di questo straordinario animale, il capodoglio, della spietata caccia di cui è stato oggetto in passato per utilizzare ogni sua risorsa e di come l’evoluzione tecnologica e il cambio delle fonti energetiche abbia in qualche modo decretato la salvezza della specie dalla possibile estinzione. Il romanzo è però anche un viaggio profondo nell’animo umano, nella solitudine e nel violento istinto di dominio e sopraffazione nei confronti della natura e delle sue creature. Non sono mancati riferimenti a recenti episodi di spiaggiamento di capodogli anche sulle coste adriatiche che, per certi versi, dimostrano ancora quanto poco conosciamo la specie e l’impatto che possiamo avere sulla vita di questi giganti degli abissi.

Il capodoglio, co-protagonista in Mody Dick di H. Melville.
Angela Tavone

Nel secondo appuntamento “Flaiano ecologista” Mario ha letto diversi passaggi de “La solitudine del satiro” del celebre scrittore abruzzese del ‘900 Ennio Flaiano. L’autore, con sagacia, ironia e una sensibilità verso la natura nient’affatto scontata per l’epoca, ha restituito uno spaccato della società italiana degli anni ’50 e ’60 così concentrata sulla “crescita economica a tutti i costi” da non guardare agli effetti nel lungo termine delle forti trasformazioni del paesaggio intraprese in quel periodo. Da qui le riflessioni sull’urbanizzazione a ridosso dei sistemi naturali fortemente dinamici come le coste, i fiumi e i versanti a rischio idrogeologico, di cui gli eventi estremi, che sono conseguenza degli effetti dei cambiamenti climatici, portano oggi i conti all’intera collettività a livello sociale ed economico.

Mario Cipollone introduce l’autore Ennio Flaiano nel secondo appuntamento di “Letture selvatiche”.
Angela Tavone

Le riflessioni instaurate con il pubblico in entrambi gli eventi sono state stimolanti e hanno dimostrato quanto l’interesse verso questi temi sia costante nutrimento per le menti umane e incentivo a un rapporto quotidiano sempre più equilibrato con la natura. La lettura è un’attività appassionante, coinvolgente, per chi sa apprezzarla, che consente di viaggiare lontano e ritornare al reale in un istante, con un bagaglio più ricco e visioni nuove, di cui tutti possiamo beneficiare. Ci avrebbe fatto piacere incontrare più persone durante “Letture selvatiche”, soprattutto giovani, ma confidiamo in un maggiore coinvolgimento per le future edizioni.

Durante gli appuntamenti sono sorte interessanti discussioni con il pubblico.
Angela Tavone

Ringraziamo il Comune di Pettorano sul Gizio, la Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio e la Coop Valleluna per l’ospitalità e la collaborazione.