La Regione Abruzzo ha assegnato ai cinque parchi abruzzesi e a undici Comuni circa 10 milioni di euro nell’ambito del Fondo Europeo per lo Sviluppo Rurale (FESR) 2021–2027. Una misura attesa e oggi più che mai necessaria per ridurre la mortalità della fauna selvatica, mitigare i conflitti con l’uomo e favorire la rinaturalizzazione degli ecosistemi abruzzesi.
Il finanziamento segue l’approvazione della graduatoria dei progetti ammissibili e prevede la seguente ripartizione:
- 8,55 milioni di euro destinati ai cinque parchi abruzzesi per la linea di Intervento “Tutela della Biodiversità e miglioramento ecosistemi naturali, potenziamento delle connessioni ecologiche”
- 1,76 milioni di euro distribuiti tra undici Comuni situati in aree della Rete Natura 2000 per la linea di Intervento “Tutela della biodiversità e miglioramento degli ecosistemi naturali dentro i Siti Natura 2000”.
Le azioni
Gli interventi finanziati si concentreranno su azioni cruciali per la riduzione della mortalità, con un’attenzione particolare all’orso, al quale è dedicata una parte rilevante delle iniziative. Tra le principali azioni previste:
♦ Realizzazione di attraversamenti stradali sicuri.
♦ Messa in sicurezza di invasi e vasche artificiali.
♦ Miglioramento della gestione dei rifiuti organici nei centri urbani
♦ Interventi di rinaturalizzazione degli ecosistemi.

Il ruolo di Rewilding Apennines
Come Rewilding Apennines riconosciamo con soddisfazione il valore di questi investimenti: si tratta di misure che da anni mettiamo in campo quotidianamente, grazie al sostegno di Rewilding Europe e dei nostri donatori. Interventi che conosciamo bene e di cui possiamo testimoniare l’efficacia. Tra le aree beneficiarie, del resto, figurano diversi Comuni situati nei corridoi ecologici in cui operiamo da tempo, dove abbiamo costruito collaborazioni solide e sviluppato progetti condivisi con Istituzioni locali, Aree Protette e realtà della società civile.
Negli ultimi anni, anche attraverso i fondi del progetto LIFE Bear Smart Corridors, che coordiniamo insieme a Rewilding Europe, abbiamo:
- fornito ai Comuni più di 100 cassonetti a prova di orso;
- distribuito più 400 recinti elettrici e oltre un centinaio tra pollai a prova di orso e porte rinforzate;
- realizzato interventi di sicurezza stradale, dai sottopassi per anfibi ai dissuasori per la grande fauna;
- condotto numerose azioni di ripristino ambientale, cuore del nostro lavoro di rewilding.
Molti dei nostri risultati sono raccolti qui

Focus: la messa in sicurezza degli invasi
Tra le attività più urgenti e strettamente legate a questo finanziamento, vogliamo richiamare l’attenzione sugli invasi artificiali. Strutture estremamente pericolose, e spesso abbandonate, nei quali ogni anno muoiono centinaia di animali: dagli anfibi agli orsi.
Rewilding Apennines e Salviamo l’Orso – associazione che lavora per la conservazione dell’orso bruno marsicano e la tutela del territorio in cui vive, con cui lavoriamo a stretto contatto da anni – hanno già messo in sicurezza 26 invasi pericolosi, intervenendo anche in aree remote. Insieme avevamo stilato un censimento di quelle per cui resta assolutamente prioritaria la messa in sicurezza.
Un caso, però, ci accompagna con amarezza: l’invaso per l’innevamento artificiale di Monte Rotondo, nel Comune di Scanno. Dal 2021 – sempre insieme a Salviamo l’Orso – ne avevamo segnalato la pericolosità e avevamo installato rampe di risalita come primo intervento d’emergenza. Nel 2023 siamo andati oltre, offrendo al Comune supporto tecnico ed economico, cui si sono aggiunti fondi del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e del progetto LIFE Bear Smart Corridors.
Nonostante ciò, le lungaggini burocratiche e — dobbiamo dirlo — la mancata cura da parte del Comune hanno impedito la realizzazione degli interventi. Il risultato è stato il tragico decesso di due cuccioli di orso bruno marsicano a maggio 2025. Una tragedia evitabile.
In questo comunicato, Salviamo l’Orso aveva ricostruito con lucidità, tutte le responsabilità e i tentativi falliti per prevenire queste morti inaccetabili.

Uno sguardo al futuro
Per questo accogliamo con particolare soddisfazione la notizia che tra i Comuni destinatari dei fondi FESR c’è anche Scanno, che potrà finalmente mettere in sicurezza il bacino di Monte Rotondo. Con un finanziamento di quasi 80.000 euro, sarà possibile realizzare — ci auguriamo in tempi rapidi — una recinzione definitiva lungo tutto il perimetro dell’invaso.
Oggi è il momento di guardare avanti. Questo finanziamento rappresenta un’opportunità concreta per rendere l’Appennino centrale un luogo più sicuro per la fauna e per le comunità che lo abitano.
Adesso è il tempo di agire.
Per approfondire:
Regione Abruzzo: i fondi ai Parchi



