Il rewilding non è solo un atto di rinascita per la natura, ma anche un’opportunità per rilanciare l’economia, creare occupazione e migliorare la salute e il benessere psicologico delle persone
Dopo oltre 40 anni di politiche neoliberiste, è evidente che l’attuale modello economico non è più sostenibile. Lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali ha innescato profondi cambiamenti climatici, compromettendo la sicurezza alimentare e la biodiversità. Allo stesso tempo, le crisi socioeconomiche ricorrenti hanno aggravato povertà e disuguaglianze in tutto il mondo.
Per affrontare queste sfide, dobbiamo ripensare profondamente il nostro rapporto con la natura e sviluppare modelli sociali ed economici capaci di sostenere sia le comunità che le risorse naturali.
La natura sa essere molto generosa con chi vuole trarre vantaggio dalle sue risorse, ma, allo stesso tempo, dobbiamo anche restituirle le giuste cure. Attraverso il rewilding, possiamo rigenerare gli ecosistemi, permettendo a tutte le forme di vita di adattarsi e prosperare in un mondo in continuo cambiamento.
Nell’Appennino centrale lavoriamo a stretto contatto con gli stakeholder locali per creare legami solidi tra persone e natura. La nostra missione è costruire una rete di imprese e cittadini uniti da un approccio condiviso alla sostenibilità.
Tutti i benefici della natura
Benefici economici: un nuovo futuro per le aree rurali
Gran parte delle aree rurali italiane ed europee stanno attraversando profondi cambiamenti a causa della migrazione verso le città. Questo esodo ha portato a un impoverimento di beni e servizi locali, a minori investimenti pubblici e privati e a una crescente dipendenza dai sussidi.
Le conseguenze sono evidenti: diminuzione della forza lavoro qualificata e delle attività produttive e minori opportunità di impiego e crescita economica.
Di fronte a queste sfide, il rewilding offre un’alternativa concreta: creare una nuova economia basata sul ripristino della natura. Il crescente interesse per turismo naturalistico a livello globale è una delle prove più evidenti della validità di questo approccio: sempre più viaggiatori cercano esperienze autentiche in paesaggi incontaminati. Dal turismo immersivo ai sapori autentici della cucina, dall’artigianato che racconta storie antiche all’ospitalità diffusa, ogni attività può diventare un ponte tra uomo e natura.
Salute e sicurezza: il valore incalcolabile della natura
La salute degli esseri umani non può prescindere da quella della natura. Quando gli ecosistemi funzionano, garantiscono servizi fondamentali per la vita, esseri umani inclusi.
Cibo, acqua dolce, medicine, materie prime: beni senza i quali la vita, così come la conosciamo, non potrebbe esistere. La formazione del suolo, il ciclo dei nutrienti, l’impollinazione e la dispersione dei semi assicurano la sicurezza alimentare nel lungo periodo, mentre i servizi di regolazione proteggono il nostro ambiente, mitigando inondazioni, purificando l’acqua, stabilizzando il clima e contenendo la diffusione di malattie.
Benefici sociali: il rewilding come motore di coesione e rinascita
Oltre ad impoverire l’economia, lo spopolamento impoverisce le comunità di servizi essenziali come istruzione e sanità. La popolazione invecchia e le famiglie si frammentano, con una progressiva erosione del patrimonio culturale e delle competenze tradizionali.
Le economie basate sulla natura mirano a trasformare il futuro cui sembrano destinate le aree rurali, non solo creando opportunità economiche, ma promuovendo un rinnovato senso di identità e orgoglio legato alla propria terra e alla natura che la caratterizza.
Rewilding Apennines rappresenta un modello di collaborazione tra imprese e cittadini, con l’obiettivo di rafforzare la coesione sociale, valorizzare il patrimonio culturale e naturale e migliorare il benessere delle comunità locali.
Investire nella natura significa investire nelle persone che restano e che vogliono tornare per costruire un futuro in questi territori.
Benefici psicologici e servizi culturali: non tutto ha un prezzo
La natura non è solo una fonte di risorse e servizi essenziali: è anche un nutrimento per lo spirito.
Da sempre, l’essere umano ha trovato nella natura una fonte inesauribile di ispirazione. Dalla letteratura alla poesia, dalle arti figurative a quelle performative, in ogni cultura e in ogni epoca l’uomo ha attinto dalla sua bellezza e complessità per creare opere straordinarie.
Questo legame profondo dimostra che il valore della natura va oltre la sua utilità materiale: è parte integrante della nostra identità culturale e del nostro benessere interiore.
E non serve guardare troppo lontano per rendersene conto. Chiunque abbia trascorso del tempo in un bosco, su una montagna o lungo un fiume sa quanto la natura possa rigenerare corpo e mente. Oggi lo conferma anche la scienza: il contatto con ambienti naturali riduce lo stress, migliora l’umore e rafforza il benessere psicologico. I suoni, i colori, i ritmi della natura offrono un equilibrio che l’essere umano riconosce istintivamente, ricordandoci che il suo valore non è misurabile solo in termini economici.
I nostri volontari: nuova energia per i borghi dell'Appennino centrale
Nei piccoli centri, spesso segnati dallo spopolamento, i volontari portano più di un aiuto pratico: generano incontri, scambi culturali e nuove energie. La loro presenza rompe la monotonia, crea connessioni e lascia tracce che durano nel tempo.
L’interazione con le comunità locali rafforza il senso di appartenenza e apre prospettive inattese. Molti volontari tornano, alcuni mettono radici, altri diventano ambasciatori di questi luoghi altrove.
Anche l’economia ne risente positivamente: i negozi, le strutture ricettive e le piccole attività trovano nella loro presenza costante un nuovo slancio. Il passaparola tra amici e familiari porta visitatori, e quello che era un passaggio temporaneo può trasformarsi in una reale opportunità per il territorio.