Gran parte del nostro lavoro si concentra nei cosiddetti “corridoi ecologici e di coesistenza”, aree chiave per la tutela della fauna selvatica e la convivenza con le comunità locali.
♦ Ecologici, perché rappresentano vere e proprie vie naturali che permettono agli animali di spostarsi tra habitat cruciali, favorendone il ritorno, l’espansione e lo scambio genetico tra popolazioni.
♦ di Coesistenza, perché affinché un corridoio ecologico sia davvero funzionale, è fondamentale creare le condizioni che permettano a persone e animali di convivere in equilibrio.
I nostri 5 corridoi ecologici e di coesistenza si estendono per oltre 100.000 ettari tra le principali aree protette dell’Appennino centrale. La strategia di Rewilding Apennines è rendere questi spazi realmente funzionali, garantendo il collegamento tra gli ecosistemi protetti circostanti e favorendo il libero movimento della fauna.
Un impegno su più livelli per rendere i corridoi funzionali
Per garantire l’efficacia dei corridoi ecologici e di coesistenza, interveniamo su più fronti:
♦ Ripristino ambientale e tutela delle specie – L’efficacia dei corridoi dipende dalla qualità e dalla connettività degli habitat. Lavoriamo per migliorarne le condizioni attraverso interventi di rewilding, sostegno alle specie e riduzione del rischio di mortalità.
♦ Coinvolgimento delle comunità locali – La conservazione non può avvenire senza il supporto delle persone che vivono sul territorio. Per questo, promuoviamo attività di sensibilizzazione e partecipazione attiva attraverso incontri, eventi e iniziative culturali.
♦ Sostegno alle imprese basate sulla natura – Favoriamo modelli economici sostenibili basati sui benefici che un ambiente naturale integro può portare anche in termini economici, creando opportunità per il territorio e le sue comunità. Attraverso la nostra rete d’imprese , supportiamo le aziende locali nell’integrazione di strategie di crescita in armonia con pratiche di rewilding, contribuendo così a contrastare la stagnazione economica e lo spopolamento che colpiscono molte aree dell’Appennino.
♦ Prevenzione dei conflitti tra uomo e fauna – Alcune specie possono generare criticità, come danni alle attività umani o paure dettate dalla non conoscenza: con strumenti adeguati possiamo ridurle e trasformare i potenziali problemi in opportunità di coesistenza. Attraverso interventi di prevenzione dei danni e favorendo il dialogo tra istituzioni, imprese e cittadini, lavoriamo per ridurre i conflitti e valorizzare i benefici della presenza della fauna selvatica.
La nostra visione ci guida a percorrere questo cammino lungo e impegnativo con un obiettivo chiaro: un futuro in cui l’ambiente sia sempre più integro e le comunità locali diventino protagoniste del cambiamento.
Nel 2015, insieme a Salviamo l’Orso, siamo stati pionieri nell’introduzione di questo approccio in Italia, ispirandoci al modello nordamericano delle Bear Smart Communities. Lo abbiamo adattato al contesto locale dando vita alla prima Comunità a Misura d’Orso a Pettorano sul Gizio. Negli anni successivi, il nostro impegno si è ampliato con la creazione di altre due comunità, nella Valle Roveto e nell’Alto Molise, fino a raggiungere le 16 realtà attuali, grazie al programma Life Bear Smart Corridors.
Oggi, in collaborazione con Rewilding Europe, continuiamo su questa strada, con l’obiettivo di espandere l’impatto del nostro lavoro e costruire un futuro in cui uomini, animali e natura possano prosperare insieme.
Il ruolo dei volontari nella coesistenza
Il contributo dei nostri volontari va ben oltre il supporto concreto sul campo. Oltre a essere impegnati nelle azioni di rewilding e nell’installazione di misure per prevenire i danni da fauna selvatica, il loro impatto positivo si estende a molti aspetti forse meno visibili, ma fondamentali per costruire una cultura della coesistenza.
Attraverso la loro presenza, le loro azioni e il loro impegno, favoriscono la comprensione, promuovono il dialogo e svolgono un ruolo chiave nel colmare il divario tra le comunità e la natura, assicurando che la coesistenza diventi non solo una possibilità, ma una realtà condivisa.
Ispirazione
La passione e l’impegno dei nostri volontari non passano inosservati. Il loro lavoro sul campo accende l’interesse dei cittadini locali, favorendo scambi culturali che li trasformano in autentici ambasciatori della natura. Sono loro, con il loro esempio concreto, a ispirare un cambiamento destinato a durare nel tempo, radicandosi nei territori e nelle persone.
Nuova vita
I piccoli paesi dell’Appennino centrale, spesso colpiti dallo spopolamento, ritrovano vitalità grazie alla presenza dei giovani volontari. La loro energia non solo anima la comunità, ma rivitalizza la microeconomia locale. Anche il turismo ne trae vantaggio: amici e familiari spesso li raggiungono per condividere la loro esperienza, contribuendo alla valorizzazione de territorio.
Legami
L’ambiente multiculturale che si crea favorisce scambi culturali e linguistici, arricchendo sia i volontari che le comunità locali. Nascono rapporti di amicizia che spesso si estendono oltre il periodo di volontariato. Molti volontari scelgono anche di tornare nei luoghi che li hanno accolti, creando un legame duraturo con il territorio.