L’Italia è il Paese con il più alto tasso di biodiversità in Europa e l’Appennino centrale, grazie alle sue caratteristiche geomorfologiche e climatiche diversificate, ospita una straordinaria varietà di ambienti e specie, molte delle quali endemiche. Tuttavia, questa ricchezza è minacciata da numerosi fattori. Sono infatti molti i rischi cui va incontro la fauna selvatica in Appennino centrale. Minacce che, nel caso di alcune specie, ne mettono in pericolo la stessa esistenza. L’orso bruno marsicano, ad esempio, conta una popolazione così ridotta che la perdita di pochi individui può compromettere la sopravvivenza dell’intera specie.
Bracconaggio, avvelenamenti, incidenti stradali, frammentazione dell’habitat e disturbo antropico sono solo alcune delle minacce che mettono in pericolo le specie animali.
Fare rewilding in Appennino centrale significa agire concretamente per ridurre l’impatto umano sulla biodiversità. Questo richiede un intenso lavoro sul campo, campagne di sensibilizzazione, educazione ambientale rivolta alle comunità locali e collaborazioni con enti pubblici e privati che condividono i nostri obiettivi. Raccogliamo fondi per progetti di conservazione e costruiamo una visione a lungo termine per mitigare i conflitti uomo-fauna selvatica, sviluppando soluzioni sostenibili basate sulla natura.